Domenica
28
Maggio 2023
Come calcolare la difficoltà delle keywords? Dovrai tenere conto di:
Se vuoi scrivere un articolo, ottenere snippet in primo piano, posizionare la pagina di un prodotto o valutare una campagna Google ADS, la difficoltà delle parole chiave è un elemento da analizzare attentamente.
Inutile dire che maggiore è la difficoltà, maggiore sarà anche il budget o le risorse da investire per posizionarsi, in alcuni casi invece risulta impossibile.
Ma come faccio a saperlo prima di investire tempo e denaro? La prima cosa da fare è avere ben chiaro chi è il tuo pubblico e a cosa si interessa. Puoi aiutarti in questo con la Creazione Personas, una tecnica di marketing che analizza nel dettaglio il tuo cliente tipo!
Ci sono inoltre diversi strumenti e tecniche anche gratuite che puoi utilizzare, vediamoli nel dettaglio.
L’analisi delle keyword è il primo passaggio per capirne la difficoltà e quindi scegliere la strada giusta.
Una buona analisi delle keyword comprende:
Terminata l’analisi è giunto il momento di agire creando:
Per keyword research si intende appunto la ricerca delle parole chiave migliori, ovvero quelle con il maggior potenziale per la tua strategia di marketing.
Puoi cercare le parole chiave usando:
Una buona keyword research è la base di ogni strategia SEO e, se fatta bene, porterà ottimi risultati al tuo sito e quindi alla tua azienda.
La SEO Difficulty è una metrica che misura la difficoltà di posizionamento di una pagina web per una determinata keyword.
La difficoltà viene misurata in base a:
Ovviamente le parole chiave con un maggior volume di ricerca sono quelle più redditizie ma sono più difficili da posizionare perché ci saranno molti competitor che vogliono sfruttarle.
Se vuoi posizionare un articolo o pagina per una parola chiave difficile allora dovrai ottimizzare al meglio l’intero sito ma anche aspettare perché la SEO richiede tempo.
Una delle metriche più importanti per la SEO è la qualità del contenuto delle pagine. Google, infatti, da anni concede la priorità ai contenuti che soddisfano veramente le esigenze dei clienti, ovvero agli articoli scritti in modo efficace per il web.
I tuoi contenuti dovranno essere:
Per un buon contenuto puoi aiutarti con:
I link sono fondamentali per ogni sito web, soprattutto quelli provenienti da siti web esterni autorevoli (web reputation).
La strategia di link building è quindi l’insieme delle procedure mirate all’ottenimento di link esterni e alla creazione di link interni.
Per avere ottimi risultati i link interni devono:
I link esterni (backlink) invece devono:
Non è facile creare una solida strategia di link building perché i siti autorevoli non concedono link facilmente. Puoi comunque cercare di ottenere backlink usando questi canali:
Può capitare che il tuo sito web venga “contaminato” da backlink malevoli che dovrai rimuovere. Questi link sono molto spesso fonte di spam o hanno una scarsa autorevolezza online, quindi Google penalizzerà il tuo sito.
Inutile dirlo ma la difficoltà delle parole chiave deriva principalmente da quanto sono agguerriti i tuoi competitor.
Una delle prime cose da fare è sicuramente l’analisi dei competitor, per scegliere la strada migliore ma anche per sapere quali keyword richiedono un grandissimo sforzo per posizionarsi.
Analizzando i tuoi competitor dovrai verificare:
Se Google non indicizza gli articoli del tuo blog oppure hai difficoltà a posizionarti potrebbe essere “colpa” dei tuoi competitor, magari con siti web più autorevoli del tuo.
La qualità del tuo sito web influisce parecchio nel posizionamento delle parole chiave. Un sito web ben indicizzato e considerato autorevole avrà infatti maggiori probabilità (non la certezza) di essere posizionato prima degli altri nella SERP.
Le parole chiave quindi diventano un po’ più facili se lavorerai bene al tuo sito web, per farlo dovrai:
Iniziamo con gli strumenti gratuiti, quindi la prima cosa che farei è aprire la barra di ricerca di Google.
La prima cosa da analizzare è sicuramente il numero di risultati che compare in alto nella pagina, in questo caso 49 milioni. Più questo numero è alto, più saranno i competitor da superare, rendendo quindi più difficile la tua query.
Se hai aperto un blog da poco, ti consiglio di puntare a keywords con un massimo di 100/200 mila risultati, almeno all’inizio.
Un’altro strumento gratuito che puoi utilizzare è l’estensione di Chrome MozBar. Questa applicazione indica l’autorità del dominio e della pagina direttamente nella SERP di Google, consentendo una prima analisi dei competitor posizionati per ogni chiave di ricerca.
Vediamo ora qualche strumento per l’analisi della difficoltà delle parole chiave. I più utilizzati sono tre:
Semrush è uno strumento molto completo per l’analisi SEO dell’intero sito oppure per singole parole chiave.
Contiene molte informazioni oltre alla difficoltà della keywords, come ad esempio il volume totale di ricerca e l’analisi della SERP.
Altro strumento molto valido per l’analisi è Ubersuggest che permette 3 ricerche giornaliere nella versione free.
Dati molto interessanti sono il numero di backlink e l’autorità media del dominio delle prime posizioni, utile a valutare se è possibile superare i competitor.
Ahrefs è uno strumento che ti permette di calcolare la difficoltà della keywords inserita e offre diverse informazioni, tra cui il traffico dei primi risultati e il numero di backlink.
Molti spendono energie e soldi per posizionare il proprio sito web con parole chiave difficili o molto competitive. Questa procedura non è sbagliata, infatti queste sono alla fine le chiavi di ricerca più redditizie ma non sottovalutare le parole chiave a bassa competizione!
Le parole chiave a bassa competizione sono quelle keyword in cui il livello di concorrenza è più basso, quindi sono più facili da posizionare.
Con un sito web mediamente autorevole infatti possono essere una buona fonte di traffico alternativa, basterà inserire le parole chiave nel tuo sito in WordPress e potresti anche raggiungere le prime posizioni.
Per scovare le parole chiave a bassa competizione dovrai utilizzare gli strumenti elencati in precedenza e filtrare i risultati per la metrica “difficoltà della keyword”.
Gli altri modi (meno efficaci) sono:
Come calcolare la difficoltà delle keywords
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