Mercoledì
30
Agosto 2023
Cos’è la sharing economy? Se anche tu hai sentito parlare di questa nuova economia sei nel posto giusto!
La sharing economy è un modello di economia basato sulla condivisione di beni e servizi da parte di un gruppo di persone.
È chiamata anche economia della condivisione o economia della collaborazione e presenta numerosi vantaggi, tra i quali anche il risparmio di denaro.
Si tratta di condividere con altri uno spazio di lavoro, un veicolo o molto altro, dividendo le spese oppure chiedendo in cambio un “affitto”.
Con l’utilizzo massiccio di internet e soprattutto dei social, questo fenomeno ha trovato terreno fertile su cui crescere e non sembra dare segni di cedimento.
Questo termine viene utilizzato da pochi anni ma c’è chi attribuisce la sua nascita con e-bay nel 1995, il famoso negozio online su cui vendere i propri oggetti inutilizzati.
Cos’è la sharing economy? Se un bene è condiviso, allora si tratta di sharing economy. Hai mai pubblicato una casa al mare in affitto o preso un Uber? Questi sono esempi molto semplici ma rendono bene l’idea di come funziona.
Il concetto di “proprietà” viene completamente stravolto a favore della condivisione di beni e questo può risultare anche molto vantaggioso.
La condivisione si applica a qualunque settore come spazi coworking, servizi di bike sharing, auto, case, posti letto, consegne a domicilio, portali per la ricerca di lavoro e persino le lavatrici! Hai mai visto una lavanderia a gettoni presente in molti film americani?
Abbiamo già parlato del risparmio di denaro che si ottiene dal condividere un bene piuttosto che acquistarlo ma questo non è l’unico vantaggio.
Condividere un’auto in 3 persone per fare lo stesso percorso vuol dire 2 macchine in meno nello stesso luogo, cioè un minor impatto ambientale.
Questo concetto non si applica solo alle auto ma a molti altri beni. Ad esempio, perché comprare 500/600 lavatrici quando meno di una decina (a gettoni) possono servire tutto il quartiere?
Questo modello di economia tende ad azzerare il consumismo e quindi lo spreco di risorse.
Un altro vantaggio è la creazione di posti di lavoro (o di un reddito) e la trasformazione di alcuni esistenti (come l’apertura di una lavanderia a gettoni o gli sviluppatori che hanno creato il sito di Airbnb).
Alcune persone, soprattutto tra i giovani, hanno così la possibilità di arrotondare uno stipendio o crearsi dei “lavoretti” occasionali.
I lati negativi ci sono e sono molto pericolosi per l’economia come la conosciamo oggi. Ad esempio, se calasse improvvisamente la domanda di auto, chiuderebbero di conseguenza alcuni concessionari e molte industrie di produzione, assemblaggio e trasporto.
Inoltre chi lavoro unicamente in modo occasionale non può avere la certezza di un reddito stabile nel tempo.
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